Assegni familiari 2021 lavoratori dipendenti

Dal 17 giugno è possibile presentare telematicamente a INPS la domanda per gli assegni al nucleo
familiare, al fine di vedersi riconosciuto l’importo mensile in busta paga calcolato sulla base delle
tabelle ANF 2021.
Una dei primi aspetti sui quali vale la pena soffermarsi è relativo alle novità che debutteranno dal
1° luglio 2021: come illustrato dall’INPS con il messaggio n. 2331 del 17 giugno 2021, in parallelo
all’avvio dell’assegno ponte aumenta l’importo degli assegni al nucleo familiare, fino a 55 euro per
figlio.

Nel dettaglio, l’aumento dell’importo riconosciuto sulla base delle tabelle INPS 2021 sarà pari a:

  •  37,50 euro per ciascun figlio per le famiglie fino a due figli
  •  55 euro per ciascun figlio per le famiglie con almeno tre figli.

Se quindi prendiamo ad esempio una famiglia con due figli, l’importo complessivo degli ANF
aumenterà di 75 euro al mese. Per una famiglia con quattro figli, l’importo complessivo
riconosciuto aumenterà invece di 220 euro al mese.
Si tratta di una misura temporanea e che sarà valida esclusivamente per il secondo semestre del
2021, considerando che dal 1° gennaio 2022 l’assegno unico dovrebbe sostituire gli ANF,

Gli assegni per il nucleo familiare sono una prestazione economica riconosciuta dall’INPS.
L’importo è calcolato in base al numero di componenti e della condizione reddituale, con regole di
maggior favore per alcuni nuclei familiari, come quelli in cui sono presenti disabili.
L’importo degli assegni familiari è proporzionale al nucleo familiare, ai suoi componenti e al loro
reddito.
Questi assegni vengono pagati in busta paga dal datore di lavoro per conto dell’INPS previa
domanda.

Il nucleo familiare deve avere un reddito totale che non superi la soglia massima prevista dalla
legge e che deve essere composto almeno dal 70% di reddito da lavoro dipendente e assimilato.

 

Assegni familiari ANF INPS 2021: come presentare domanda
La domanda per richiedere gli assegni familiari deve essere presentata per ogni anno a cui si ha
diritto direttamente all’INPS tramite la modalità telematica.
Sarà necessario inviare richiesta mediante uno dei seguenti canali:

  • sito ufficiale INPS con accesso tramite identità SPID;
  • patronati o intermediari dell’Istituto.

Qualsiasi variazione intervenuta nel reddito e/o nella composizione del nucleo familiare, durante il
periodo di richiesta dell’assegno per il nucleo familiare, deve essere comunicata entro 30 giorni.

Se la domanda viene presentata per uno o per più periodi pregressi, gli arretrati spettanti vengono
corrisposti nel limite massimo di 5 anni.

Gli assegni familiari, secondo le stesse regole su calcolo e importo, possono essere richieste anche
dalle famiglie unite secondo il rito dell’unione civile ai sensi dell’equiparazione ai diritti dei coniugi
introdotta con la Legge Cirinnà.

 

Assegni familiari ANF 2021: requisiti

Per richiedere l’ANF il nucleo familiare dovrà essere composto da:

  •  il richiedente lavoratore o il titolare della pensione;
  • il coniuge/parte di unione civile che non sia legalmente ed effettivamente separato o sciolto
    da unione civile, anche se non convivente, o che non abbia abbandonato la famiglia. Gli
    stranieri residenti in Italia, poligami nel loro paese, possono includere nel proprio nucleo
    familiare solo la prima moglie, se residente in Italia;
  •  i figli ed equiparati di età inferiore a 18 anni, conviventi o meno;
  • i figli ed equiparati maggiorenni inabili, purché non coniugati, previa autorizzazione;
  • i figli ed equiparati, studenti o apprendisti, di età superiore ai 18 anni e inferiore ai 21 anni,
    purché facenti parte di «nuclei numerosi», cioè nuclei familiari con almeno quattro figli tutti
    di età inferiore ai 26 anni, previa autorizzazione;
  • i fratelli, le sorelle del richiedente e i nipoti (collaterali o in linea retta non a carico
    dell’ascendente), minori o maggiorenni inabili, solo se sono orfani di entrambi i genitori,
    non hanno conseguito il diritto alla pensione ai superstiti e non sono coniugati, previa
    autorizzazione;
  • i nipoti in linea retta di età inferiore a 18 anni e viventi a carico dell’ascendente, previa
    autorizzazione.
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