Scuola: incontro sulla nota applicativa del nuovo DPCM. Convocato il tavolo sulla Didattica Digitale Integrata
Convocato in via d’urgenza, si è svolto alle 17.30 di lunedì 19 ottobre 2020 in videoconferenza un incontro fra Ministero dell’Istruzione e Sindacati rappresentativi della scuola sulle nuove misure varate dal Governo in materia scolastica di cui già abbiamo dato un’anteprima con una specifica notizia.
L’illustrazione dell’Amministrazione
È stato illustrato dal capo Dipartimento per il sistema educativo di formazione e istruzione, Dott. Bruschi, il contenuto della nota 1896 del 19 ottobre 2020 applicativa del DPCM varato nella tarda serata del 18 ottobre 2020.
In essa si precisa che l’attuazione e l’estensione della Didattica Digitale Integrata (DDI) riguarderà solo le scuole medie superiori e vi si farà ricorso solo dopo che in specifici contesti territoriali (non quindi in maniera generalizzata) ne sia stata deliberata la necessità da parte dei Coordinamenti regionali e locali come previsto dal cosiddetto Piano scuola adottato con decreto del Ministro del 26 giungo 2020 n. 39. A seguito della comunicazione delle autorità regionali, locali o sanitarie della situazione di criticità e di particolare rischio, le scuole superiori modulano, in aggiunta a quanto hanno già disposto da settembre, orari di ingresso e uscita degli alunni, anche con l’utilizzo di turni pomeridiani; e, sempre nell’ambito di questa ulteriore modulazione, dispongono che l’ingresso a scuola non avvenga prima delle ore 9.00. Nella nota si richiama l’esigenza di tutelare le specifiche situazioni degli alunni con disabilità o con altri bisogni educativi speciali, favorendo in questi casi l’apprendimento in presenza.
Le scuole dell’infanzia e del primo ciclo non sono interessate dal provvedimento e continueranno a svolgere la didattica in presenza.
La nota ricorda la possibilità di svolgere le riunioni degli organi collegiali sia in presenza sia a distanza, sulla base della possibilità di garantire il distanziamento e la sicurezza dei partecipanti. Sottolinea infine la possibilità introdotta dal DPCM di svolgere le operazioni per rinnovo degli organi collegiali anche a distanza, salvaguardando il diritto alla segretezza e la libertà di partecipazione.
Il Dott. Bruschi ha inoltre annunciato che nella giornata di domani si aprirà il tavolo di trattativa sulla DDI che da tempo è stato richiesto dai sindacati e che per varie ragioni legate alla situazione di emergenza non si è potuto finora attivare.
La nostra posizione
Prendendo atto dell’illustrazione del contenuto della Nota che è stata redatta in coerenza con il testo del DPCM del 18 ottobre 2020, come FLC Cgil abbiamo evidenziato come la convocazione dell’incontro sia giunta in modo tardivo e a tempi “rovesciati”.
Infatti, l’Amministrazione, invece di convocare i Sindacati per tempo e prima delle misure che debbono essere assunte, lo fa con estremo ritardo e sotto la pressione dell’urgenza delle misure da adottare. Con ciò vanificando in primo luogo il contributo di proposte e di idee che provengono tramite i sindacati direttamente dalle scuole ma anche non rispettando gli stessi impegni di confronto o addirittura di contrattazione che pure dall’Amministrazione erano stati assunti con il Protocollo di Intesa del 6 agosto 2020 (che invece sarebbe stato quanto mai opportuno richiamare nella nota!): sulla convocazione del tavolo permanente nazionale (già richiesto dalle Organizzazioni sindacali) e ora convocato fuori tempo massimo per il 30 ottobre; sulla chiarezza in materia di trattamento dei lavoratori fragili; sulla contrattazione della DDI, sul lavoro agile per il personale Ata, sulle assenze del personale legate alle situazione pandemica.
Ben venga, dunque, la convocazione del tavolo di trattativa sul Contratto Integrativo Nazionale volto a regolare la DDI, ma è del tutto evidente la necessità di cambiare passo da parte dell’Amministrazione nel confronto e nelle informative che sono prerogative sancite dai contratti e dalle intese in materia di relazioni sindacali.
Per questa ragione abbiamo chiesto che le modalità di svolgimento delle relazioni sindacali a livello di Ministero vengano regolate in un Contratto Integrativo Nazionale, come indicato nel CCNL.